

Chi crede che Marc Marquèz si stia mangiando gli avversari in un boccone, sarà sicuramente stato smentito dalla prova di Asse di domenica scorsa. È vero che lo spagnolo sta dominando il campionato in quella che sembra la stagione perfetta con il migliore sulla moto migliore, frasi che si sentivano a proposito di Giacomo Agostini ai tempi dell’MV Agusta, ma con il rispetto dovuto occorre dire che se la sta sudando alla grande. Ha vinto la corsa con un distacco di soli … decimi, mentre dietro di lui è successo di tutto e i suoi rivali sono sempre di più e più agguerriti. Vincerà comunque il titolo? È ad oggi è molto probabile prevedere la sua vittoria, ma gli altri, Bagnaia per primo, non sono per niente avviliti dalla sua potenza e anzi, forse ci stanno dando più gas che mai prima.
Le nostre pagelle
I MIGLIORI:
Marc Marquez – 10 è sempre lui a prendere la testa della corsa dopo qualche giro di riscaldamento dietro ai
suoi avversari più forti. Merito della grande combinazione tra il pilota e questa Ducati tutta da guidare (c’è
chi pensa sia una moto più facile delle altre). Una volta in testa non è riuscito a prendere il largo nonostante
l’alternanza degli inseguitori dietro la coda della sua moto, ma si è limitato, si fa per dire a mantenere un
vantaggio di pochi decimi per vincere nell’università della moto.
Marco Bezzecchi – 9 è sicuramente lui il pilota che serviva ad Aprilia ora che sembra sempre più vicina la separazione con il campione in carica Jorge Martin. Il Bez conosce a memoria i vari Bagnaia, Morbidelli, Di Giannantonio e sa come trattarli. Se sta bene e la pista gli viene bene, anche l’Aprilia sembra un’altra moto, magari verniciata di nero.
Francesco Bagnaia – 8 crisi? Ma di cosa stiamo parlando? Pecco va veramente forte e forse è in una
condizione molto più accreditata degli anni in cui ha vinto il mondiale. Il merito va a lui e alla Ducati che ha il compito difficilissimo di gestire due piloti di questo calibro. Ma con tutti e due sempre a podio c’è da
baciarsi i gomiti. Per ora Bagnaia li appoggia in terra ad ogni curva e si vede. Full gas!

I PEGGIORI:
Lorenzo Savadori – 4 che il suo ruolo sia cruciale in Aprilia è praticamente indiscutibile, ma quelli di una
certa generazione si ricordano un collaudatore attempato, guarda caso proprio di Cesena come Lorenzo,
che un giorno del lontano 1998, nel tripudio tutto Aprilia del Mugello, mise in riga i titolarissimi con una
vittoria della classe 250. Aveva 41 anni suonati. Allora conta guidare sempre e collaudare la moto!? Dài
Lorenzo, svegliati.
Franco Morbidelli – 5 peccato per quel sorpasso al suo compagno che gli è costato il long lap penalty. Ma come dicevamo, quando il morbido pasticcia è perché tira come un matto. Un po’ più di attenzione che ti aspettiamo sul podio!
Joan Mir – 5,5 bocciato! Non per colpa sua, dal momento che si è trovato a passare nel punto sbagliato della pista al momento sbagliato. Ma come si fa ad essere sempre nelle retrovie? È normale che poi ti succedono queste cose! Noi ironizziamo, ma per la dinamica in cui è capitato, è andata più che bene e Aldeguer ringrazia.

L’EROE DI GIORNATA:

Pedro Acosta – 9 ci ha fatto capire che gli piace Assen e non osiamo immaginare cos’avrebbe potuto fare
con un’altra moto. Lasciamo stare! Ha provato ad attaccare il podio e solo la lunga esperienza di Pecco e
quel missile che si ritrova sotto la sella, l’han lasciato al piano terra. Altrimenti Pedro sale su e chi lo ferma
più. Il più bello da vedere, il più agonisticamente aggressivo. Le gare non sono corsi di ricamo e lui non fa il farmacista di mestiere.
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